La Musica


La Musica


Febbraio 2020 \\ Tecniche

Ansia? Mettiamoci una nota sopra!!


Dove le parole falliscono, la musica parla” (cit.)


La musica ha sempre rappresentato per l’uomo un mezzo di espressione delle proprie emozioni, trasformandosi a seconda di quello che un individuo sente o vuole comunicare. In ogni continente e in ogni secolo, essa è anche stata utilizzata dall’umanità per riti sociali e religiosi tramite suoni, ritmi, canti e danze; in questi ultimi tempi, però, ha assunto una sempre maggiore importanza come strumento terapeutico per rilassarsi e per migliorare la propria salute.  La musica infatti sviluppa connessioni tra mente, corpo ed emozioni.


C’è un motivo?

Negli ultimi cinquant’anni sono emerse prove di efficacia in grado di dimostrare l’utilità terapeutica della musica; essa infatti:

  • CREA un linguaggio più spontaneo, rispetto a quello verbale, e universalmente compreso da tutti i popoli;
  • COINVOLGE la persona a livello emotivo. (Quante volte abbiamo optato differenti stili di musica a seconda delle nostre emozioni?);
  • PRODUCE piacere sia per chi suona, canta, balla o, semplicemente, ascolta;
  • ABBASSA i livelli di cortisolo migliorando il sistema immunitario. In secondo luogo, aumenta la produzione dell’ormone delle citochine, le quali riducono le infiammazioni intervenendo dunque a migliorare la salute generale;
  • RILASCIA dopamina (che a sua volta crea benefici nelle aree del cervello deputate all’apprendimento e alla memoria);
  • RALLENTA la frequenza cardiaca;
  • RIDUCE la pressione sanguigna;
  • PRODUCE endorfine, il nostro antidolorifico naturale.  


Tutti questi benefici sono estremamente importanti per la gestione dell’ansia.  La musica può ridurre l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione sistolica indotte dall’ansia nonché abbassare i livelli di cortisolo, tutti marcatori biologici dello stress.  Quando perciò le cose si fanno difficili nel nostro quotidiano (a lavoro, a scuola o negli affetti), si ha bisogno di utilizzare tutti i consigli, i trucchi e le tecniche di cui disponiamo per mantenere la calma e, quindi, anche la musica.  


A seconda del nostro umore ascoltiamo un determinato stile musicale: per esempio, un pezzo che ci ricorda un momento passato o che ci aiuta a immaginare il futuro, uno che ci fa staccare dai pensieri quotidiani che affollano la nostra testa, un altro che partecipa con noi alla nostra gioia o che ci affianca nella nostra tristezza.  Bisogna, inoltre, sottolineare come l’esperienza musicale sia soggettiva in quanto ogni persona è unica:  per qualcuno la musica rock potrebbe servire a scaricare la tensione, per altre a dare la carica per affrontare un’ attività ma, delle volte, potrebbe anche suscitare confusione e stordimento. In aggiunta, anche la musica che riprende i suoni naturali, come corsi d’acqua o il canto degli uccelli, potrebbe avere un effetto calmante sulle persone durante eventi stressanti o dolorosi (come nella maggior parte dei casi) oppure addirittura infastidire l’ascoltatore.


La musica, insomma, può essere un modo semplice ed immediato per scaricarci un po’ da tutta la pressione che viviamo nel mondo reale e/o virtuale (Social).


In questa epoca di costante bombardamento, tra i “like” e il “dovere” di essere sempre iperconnessi, la scienza medica è chiara: se vuoi che la tua mente e il tuo corpo durino nel tempo e in ottima salute, devi loro concedere loro un periodo di riposo per recuperare.


Cosa dicono le ricerche scientifiche?

Alcuni neuroscienziati del Regno Unito hanno indagato quale musica potesse avere gli effetti più rilassanti sul corpo umano.  Lo studio è stato condotto facendo ascoltare brani di canzoni a partecipanti intenti a risolvere, il più rapidamente possibile, dei difficili puzzle.  I puzzle erano stati congeniati al fine di causare differenti livelli di stress ai partecipanti che erano monitorati attraverso l’EEG, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la frequenza respiratoria.

Secondo il Dr. David Lewis-Hodgson di Mindlab International (https://themindlab.co.uk/), che ha condotto la ricerca, una canzone ha prodotto un maggiore stato di rilassamento rispetto a qualsiasi altra musica testata nella ricerca. Questa canzone, intitolata "Weightless" di Marconi Union, ha comportato una riduzione, nei valori monitorati, del 65 percento nei partecipanti e una riduzione del 35 percento nei corrispondenti valori a riposo. Occorre precisare che la canzone, è stata costruita ad hoc da terapisti del suono per questo scopo: le sue armonie, i ritmi e le linee dei bassi, attentamente organizzati, aiutano a rallentare i parametri fisiologici caratterizzanti uno stato di stress. A riprova ancora degli effetti che la musica può avere sul nostro corpo.


Infine, vi riporto la playlist con le 10 canzoni considerate come più rilassanti secondo l’analisi del “Mindlab International” con l’indicazione, data dallo stesso Dr. David Lewis-Hodgson, di non guidare durante il loro ascolto perché possono indurre sonnolenza:

 

  1. "Weightless," by Marconi Union
  2. "Electra," by Airstream
  3. "Mellomaniac (Chill Out Mix)," by DJ Shah
  4. "Watermark," by Enya
  5. "Strawberry Swing," by Coldplay
  6. "Please Don't Go," by Barcelona
  7. "Pure Shores," by All Saints
  8. "Someone Like You," by Adele
  9. "Canzonetta Sull'aria," by Mozart
  10. "We Can Fly," by Rue du Soleil (Café Del Mar)



    Vi ritrovate? Qual é la vostra scaletta di 10 canzoni che più vi rilassano nel quotidiano?

    ©Elisa Torselli

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